Mettiamo subito in chiaro le cose. Cos’è il CTR?
Acronimo per "Click-Through Rate" in inglese, misura la percentuale di persone che cliccano su un annuncio rispetto al numero totale di persone che hanno visualizzato l'annuncio (impressioni).
La formula è la seguente:
CTR = Click / Impression x 100
Ad esempio, se un annuncio ha ricevuto 1000 impression e ha generato 50 clic, il CTR sarebbe del 5%:
CTR: 50 / 1000 x 100 = 5%
Un CTR elevato è generalmente considerato positivo, poiché indica che un numero maggiore di persone sta interagendo con l'annuncio. Tuttavia, un alto CTR da solo potrebbe non essere sufficiente; un dato ben più importante, infatti, è il ritorno sull'investimento (ROI) e altri indicatori di performance per valutare l'efficacia complessiva di una campagna pubblicitaria.
Il CTR ideale può esistere al netto di tutte le sue variabili.
Per esempio può variare in base al settore, al tipo di annuncio e alla piattaforma pubblicitaria utilizzata. Non esiste un CTR "universale" che sia considerato ideale in ogni situazione.
In generale, un CTR più alto è spesso preferibile, poiché indica un maggiore coinvolgimento degli utenti.
Purtroppo il CTR da solo potrebbe non fornire una visione completa delle prestazioni di una campagna pubblicitaria. È importante considerare anche altri fattori come il costo per clic (CPC), il ritorno sull'investimento (ROI) e la qualità del traffico generato dagli annunci.
Una delle tecniche migliori per valutare la qualità di un CTR è in assoluto quella di effettuare confronti con le medie del settore e soprattutto con le proprie performance storiche per ottenere una valutazione più accurata.
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